domenica 10 marzo 2013

"Un libro in rete". Le parole e le emozioni



A febbraio " La banda dei brocchi " di Jonathan Coe.

In una notte nera, sotto un cielo sereno e pieno di stelle, nella città di Berlino,
nell'anno 2003, due giovani stanno cenando insieme.
Si chiamavano Sophie e Patrick.
Si erano incontrati quel giorno per la prima volta. Sophie stava visitando Berlino
con sua madre, Patrick con suo padre. la madre di Sophie e il padre di Patrick
si erano frequentati per un pò, parecchio tempo prima; niente di speciale, però.
Per qualche tempo, quando andavano a scuola, il padre di Patrick era stato addirittura
innamorato della madre di Sophie, ma erano passati ventinove anni dall'ultima volta
che si erano scambiati qualche parola.










     ...il mio ricordo più nitido è la luce che vedemmo, quel cielo
da pittori, grigioazzurro come gli occhi di marie e dei suoi nipoti,
                il ricordo di un dolore che non se ne andrà mai...

A volte mi sento come se fossi destinato a essere sempre dietro le quinte
quando arriva una scena madre. Come se Dio mi avesse scelto come vittima di un cosmico
tiro mancino, assegnandomi poco più di una comparsata della mia stessa vita.
Altre volte mi sento come se non avessi altro role che quello dello spettatore di storie
di altra gente, e per di più fossi condannato a lasciare il mio posto sempre al momento cruciale,
e andare in cucina a farmi una tazza di tè proprio quando arriva la resa dei conti.

"Allora," domandò alla fine Doug, "ci vieni a Londra con me questo fine settimana?"
Anche di questo avevamo già parlato.
"Non penso che dovrei," disse Benjamin. "non sono stato invitato".
"non hanno mica invitato solo me. Vorrebbero conoscere anche altri che si occupano del giornale".
"penso che faresti meglio ad andare da solo".
Doug guardò l'amico per un attimo, poi rise - una risata breve, triste - e disse:
"Non vuoi proprio farlo, vero?"
"Fare cosa?"
"Non vuoi uscire. Non vuoi prendere la vita per la gola e darle una bella scrollata.
Non lo farai mai, vero Benjamin?" Non correrai mai rischi. Qualcuno ti offre un modo
per andare via da questo posto di merda per due giorni, e andare a vedere succedere qualcosa, succedere davvero, ma no, tu non vuoi.
Tu preferisci startene a casa con il babbo e la mamma e...non so, mattere la tua stupida
collezione di dischi in ordine alfabetico o roba del genere.
Assicurarti che i Soft Machine vengano prima degli Stackridge".










"

Nessun commento:

Posta un commento